Campagna di divulgazione scientifica tesa a sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza di accurati controlli odontoiatrici a tutte le età, non sottovalutando mai sintomi come la sensibilità al caldo o al freddo, il sanguinamento gengivale, o i fenomeni suppurativi o ascessuali che possono verificarsi nel corso della vita.
“La salute del cavo orale, ci dice il dr Mattia Canetta, Omeopata della SIMOH e Specialista in Medicina Interna, rispecchia pienamente la salute generale di una persona al punto tale che trascurandola si possono determinare danni importanti anche a livello sistemico”.
Ogni medico sa che la parodontopatia costituisce una patologia cronica di tipo infiammatorio, a causa della quale le gengive diventano arrossate, gonfie e sanguinanti. I denti, invece, tendono a scalzarsi, la loro mobilità subisce delle variazioni ed essi rischiano di cadere già a partire dai 30 anni di età. I fattori scatenanti possono essere generali, sistemici, personali o ereditari, ma anche legati a lesioni causate da traumi ripetuti o da errate pratiche di igiene orale, nonché a malattie croniche e cattive abitudini igieniche o comportamentali.
“Il trattamento omeopatico, ci dice ancora il dr Canetta, deve sempre mirare a modificare in un paziente le condizioni biologico-funzionali di fondo, ossia quelle che favoriscono a livello del cavo orale i diversi processi patologici. Importante è però non rimandare mai l’intervento terapeutico odontoiatrico”.
Al contrario esso va intrapreso rapidamente proprio al fine di sanare a livello locale e con una terapia particolarmente accurata, tutti i micro processi infiammatori ai quali i tessuti possono andare incontro e che, per ragioni anche di carattere funzionale, necessitano, per essere sanati, dell’ausilio insostituibile e improcrastinabile di specifici e mirati interventi di micro-chirurgia specialistica.
Chirurgia odontostomatologia e medicina interna, quindi, in stretta correlazione tra di loro all’interno di una visione prettamente omeopatica personalizzata caso per caso.
Ecco, quindi, il titolo dell’articolo che qui di seguito riportiamo (Fonte: Salute Il Sole24Ore): Vuoi salvare il cuore? Vai dal dentista
Proprio così: i denti c’entrano col cuore e con l’intero stato di salute di un singolo paziente. Fatto da non sottovalutare mai.
Lo rivela, infatti, per alcuni aspetti, anche uno studio pubblicato su The FASEB Journal relativo allo studio coordinato da Mario Clerici, dell’Università degli Studi di Milano e Fondazione Don Gnocchi, e condotto da Stefania Piconi del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano.
Già da alcuni anni era stata ipotizzata una correlazione tra parodontopatia e sviluppo delle placche aterosclerotiche. Come responsabili erano stati identificati alcuni tipi di batteri che si annidano nelle gengive e da lì possono poi diffondere nel circolo sanguigno. [Continua la lettura completa dell’Articolo]
Fonte: Salute Il Sole 24Ore