Pediatria. Anche i bambini possono avere la pressione alta: bambini ipertesi, figli di ipertesi, nipoti di ipertesi. Quando la patologia cronica diventa transgenerazionale.
In molte situazioni cliniche l’ipertensione rappresenta una potenziale disposizione patologica, suscitabile nell’ambito di specifici terreni biologici individuali e familiari.
La prevenzione, la diagnosi precoce e il trattamento dell’ipertensione dovrebbero iniziare in età pediatrica, superando il preconcetto che l’età evolutiva sia esente da questa patologia
Il 4% dei bambini e degli adolescenti italiani tra i 4 e i 18 anni ha la pressione alta e quattro bambini su cento sono ipertesi già alle elementari. Ma se consideriamo anche i bambini con valori pressori persistentemente alti (cosiddetta pre-ipertensione) le percentuali aumentano attestandosi tra il 5,7 e il 7 per cento.
Sul banco degli imputati la familiarità ipertensiva, la suscettibilità biologica individuale, una dieta scorretta – troppo sale e zucchero nei cibi – ma anche una vita sedentaria alimentata da un uso eccessivo di internet e videogiochi.
Il 20,9% dei bambini nella fascia 8-9 anni è sovrappeso, e il 9,8% è obeso. Un bambino sovrappeso su 20 ha la pressione elevata e un bambino obeso su 4 è iperteso. Pressione oltre i limiti anche per il 14% nella fascia di età 18-35 anni.
La suscettibilità individuale diviene più facilmente evocabile se mamma e papà, nonché i nonni hanno la pressione alta. Salgono, infatti, le probabilità che i figli abbiano valori pressori elevati, anche in età pediatrica o neonatale.
Gli ultimi dati europei ci vedono purtroppo sopra la media europea, per fattori di rischio tra i quali sovrappeso e obesità infantile: con una situazione grave sopratutto in alcune regioni del Sud. Ancora attuale è, inoltre, il problema del fumo di sigaretta, che contribuisce a determinare un quadro di ipertensione. Idem per la sedentarietà: eppure bastano trenta minuti al giorno per almeno quattro volte alla settimana per ridurre i valori della pressione».
NUMERI IN CRESCITA – Società Europea Ipertensione
Che l’incidenza dell’ipertensione arteriosa tra i bambini sia in continua crescita lo dimostra anche l’attenzione rivolta dalla Società Europea dell’Ipertensione, che per la prima volta ha emanato le linee guida rivolte all’età pediatrica. Dai dati risulta che il 5-6 per cento dei bambini e degli adolescenti del Vecchio Continente in apparente buona salute in realtà è iperteso. ma nei bambini obesi la percentuale sale fino al 22 per cento.
Oltre agli stili di vita, però, anche il peso basso o eccessivo alla nascita così come la familiarità possono determinare l’ipertensione. Un motivo in più per raccontare al pediatra del proprio figlio se in famiglia ci siano o ci siano stati già casi di ipertensione.
IPERTENSIONE NEI BAMBINI: COME SCOPRIRLA?
Ma come si riscontra l’ipertensione in un bambino? Sul punto fanno chiarezza le ultime indicazioni dell’American Academy of Pediatrics: basterebbe misurare la pressione una volta all’anno, a partire dal quinto anno di vita.
Compito che sono chiamati a svolgere i pediatri e, perché no, le scuole. Mentre, a partire dai 14 anni, il compito diventa dei medici di medicina generale, che dai pediatri «raccolgono il testimone» dell’assistenza degli adolescenti.
A differenza di quanto accade nell’adulto, dove la condizione viene rilevata oltre un valore limite, nei bambini non è possibile stabilire oltre quale soglia l’aumento pressorio determini un incremento del rischio cardiovascolare. Oltre a valutare il peso e l’altezza, si ragiona in percentili: valutando cioè se i valori di pressione sanguigna sono più alti rispetto a quelli rilevati in una quota di coetanei (in questo caso il 95 per cento).
In questo quadro generale, non va dimenticato che esistono anche forme rare di patologie che si manifestano in età pediatrica. E’ il caso ad esempio della coartazione aortica (restringimento congenito dell’aorta più frequente a livello dell’istmo aortico, in grado di provocare una ipertensione alla metà superiore del corpo), di anomalie congenite renali (come il rene a ferro di cavallo), di bambini affetti da nefroblastoma e alcune cause endocrine di ipertensione.
Sono eventi rari, che generalmente causano valori pressori stabilmente alti per la diagnosi dei quali può effettivamente essere utile l’Holter pressorio. La diagnosi è affidata a test specifici ed è importante per prevenire decorsi complicati.
Comunicazione a cura di:
Centro Ricerche Biomediche SIMOH
Scuola Italiana di Medicina Omeopatica Hahnemanniana
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